Si è tenuta ieri l’ultima giornata di affiancamento on the job prevista dal progetto CReIAMO-PA, un vero e proprio spazio di comunicazione delle esperienze e delle attività in corso utili per stabilire un confronto fra le diverse parti coinvolte nel tema della mobilità di area vasta tra cui le amministrazioni pubbliche, i player della mobilità Tua e Trenitalia, i principali generatori di traffico e il mondo dell’associazionismo.
Dagli interventi dei relatori è emersa un’attenzione di tutti alla mobilità e in particolare alla mobilità sostenibile che fino ad oggi i vari attori coinvolti hanno portato avanti in maniera non condivisa con progetti locali che, con la convenzione fra l’associazione di Comuni, potrebbe convogliare in unico progetto applicabile all’area vasta.
Ad aprire i lavori è stato Pier Giorgio Pardi, mobility manager del Comune di Pescara, che ha illustrato gli strumenti di pianificazione della mobilità di cui si sta dotando il Comune: il PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) e il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Questi piani sono stati elaborati tenendo presente non soltanto la situazione attuale della viabilità con lo scopo di migliorare l’esistente senza sconvolgere l’urbanistica della città, ma anche quei progetti in essere e in divenire che proietteranno la città verso il futuro, come la ciclopolitana, la filovia e Verso Pescara 2027. A seguire Roberto Olivieri del Comune di Francavilla al Mare ha raccontato come negli ultimi anni l’amministrazione della città abbia lavorato per riconnettere il tessuto cittadino, spaccato in due dalla ferrovia e da arterie stradali importanti, pensando alla mobilità sostenibile prolungando anche la pista ciclopedonale fino al confine con Pescara.
Giuseppe Cassino, direttore generale di Tua, ha sottolineato la necessità di unire le forze di tutti gli attori coinvolti nella mobilità per poter offrire un modello di trasporto che risponda alle reali esigenze del cittadino e crei un’offerta tale da far sì che le persone abbandonino le auto in favore dei mezzi pubblici in area vasta e di una mobilità che sia sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda anche Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo, che ribadisce l’importanza di una mobilità intermodale per salvaguardare la qualità dell’ambiente e la salute pubblica e per offrire un servizio che metta davvero al centro il cittadino. Restando in tema, Carlo Colangeli dell’Arta Abruzzo ha ribadito l’importanza di un contributo condiviso, pianificato e programmato in sinergia tra i comuni dell’area vasta possa portare a risultati a livello ambientale perché l’inquinamento non ha confini e col tempo gli interventi su largo raggio darebbero risultati migliori.
A conclusione della giornata il consulente del Ministero dell’Ambiente avv. Pasquale Andrea Chiodi ha condiviso con i presenti le sue impressioni sulla città, parlando di Pescara come di una realtà dinamica, con lacune e criticità che però ce la sta mettendo tutta per superarle. Chiodi definisce la città un laboratorio sulla mobilità dove ha ascoltato numerose proposte e dove ha riscontrato un forte spirito di iniziativa e la volontà da parte di Pescara, dei comuni limitrofi e di tutti gli attori coinvolti nel tema della mobilità di collaborare per superare i problemi. L’avvocato conclude esprimendo il suo parere favorevole sulla stipula di una convenzione che dia vita all’Associazione di Comuni abruzzesi del Medio Adriatico.
Erano presenti il direttore generale di Tua Giuseppe Cassino, Dimitri Ruggeri e Roberto Corbo di Trenitalia, il mobility manager del Comune di Pescara Pier Giorgio Pardi, la rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefania Catalano, la mobility manager di Tua Carola Di Paolo, Roberto Olivieri per il Comune di Francavilla al Mare, il presidente di Legambiente Abruzzo Giuseppe Di Marco, Fabrizio Montefusco dei Ciclisti Anonimi, Nicoletta Monaco dell’Associazione Mila Donnambiente, Carlo Colangeli dell’Arta Abruzzo e il consulente del Ministero dell’Ambiente Pasquale Andrea Chiodi dell’unità tecnica di supporto UTS L7.