Presto i lavori per la realizzazione della zona 30 e della pista ciclabile su viale Pindaro, con interventi che sono stati illustrati in conferenza stampa dal sindaco Marco Alessandrini, dall’assessore alla Mobilità Stefano Civitarese Matteucci, e dal vicesindaco Antonio Blasioli, con i tecnici del Settore Mobilità.
“Prosegue la lunga marcia verso Pescara 2027 attraverso la trasformazione, adeguamento e miglioramento di un’arteria importante qual è viale Pindaro – dice il sindaco Marco Alessandrini – che vogliamo veder diventare un piccolo boulevard che attraversa la Città della Conoscenza. Parliamo di una strada frequentata da studenti, professionisti e costellata di attività commerciali, fruitori che non fanno barricate contro una riqualificazione sostenibile, ma la chiedono e la condividono, com’è successo in questo caso. La trasformazione vede il ridisegno delle piste ciclabili esistenti, facciamo un intervento che ci sta a cuore, legato ad un’idea strategica che passa attraverso un’adeguata infrastrutturazione. L’importo è pari a circa 35.000 euro, che saranno impiegati per recuperare una mobilità dolce in linea con la natura della zona. Uno scenario futuribile anche con la messa a disposizione della Caserma Di Cocco come biblioteca per il Campus e per la comunità, una volta definita la dislocazione dell’attuale corpo dell’esercito ubicato nella struttura, a cui stiamo lavorando da tempo”.
“Non stiamo facendo né un’isola pedonale, né togliendo dei sensi di marcia o parcheggi – esordisce l’assessore alla Mobilità Stefano Civitarese Matteucci – Che sia chiaro: nulla cambia se non in meglio! La via proprio per la natura dei suoi fruitori e per le presenze culturali e commerciali, diventa zona 30, dove le auto devono andare piano perché ci sono studenti, attività di vario tipo e la coesistenza fra varie modalità renderà l’arteria un boulevard, dove attraversare tranquillamente e fruire degli spazi pubblici. Una trasformazione concordata e condivisa con tutti i commercianti dell’area, che ci hanno chiesto anche posti con disco orario. Sarà una zona vivibile, dove non ci sarà più l’abitudine della doppia fila e dove dalla condivisione è emersa la disponibilità di andare incontro ai commercianti in termini di spazi che dovranno rendere la passeggiata sul marciapiede lato mare più fruibile e aperta. Ci saranno tre attraversamenti pedonali, questo è un primo pezzo di attuazione del Masterplan che stiamo per portare in Consiglio dopo l’approvazione in Giunta, un obiettivo che va avanti a piccoli passi, che però vengono fatti, dando concretezza a un’idea che è già in atto. Il passaggio successivo è sperimentare una ulteriore apertura con Università, studenti e commercianti, abbattendo il recinto dell’Ateneo o usando trasparenze, per trasformarlo in vero e proprio boulevard, in sinergia anche con il corridoio verde a cui stiamo lavorando e che corre proprio dietro l’Ateneo, l’obiettivo non è un’isola pedonale, ma una sorta di circuito di zone 30 d’accordo con chi le vive”.
“I lavori sono stati affidati alla ditta Di Prospero che li espleterà in 40 giorni di tempo – conclude il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli – L’importo iniziale era di 37.000 euro, con un ribasso dell’11 per cento. Il tratto interessato è lungo 500 metri, a partire da via Pollione. Tre attraversamenti pedonali rialzati serviranno a facilitare e rendere sicuro l’accesso all’Università D’Annunzio e al Parco Di Cocco. Proprio per la sicurezza stradale inizieranno a breve le potature dei platani di viale Pindaro in modo da aumentare la visibilità notturna sulla strada. Verrà nettamente migliorata la circolazione, la carreggiata si stringerà a 7 metri (3,5 per corsia) e i marciapiedi riprenderanno vita in sinergia con le attività che si svolgono a ridosso della via. Scendere a terra la ciclabile e non tagliare i posti auto aiuterà anche i locali presenti a recuperare spazi per le loro attività e a rivitalizzare ulteriormente la strada, mentre si eviterà la promiscuità tra pedoni e bici. I lavori verranno iniziati la prossima settimana dalla ditta Di Prospero”.